L'Inter è in finale di Coppa Italia. I nerazzurri raggiungono il Palermo nella finalissima a match unico il 29 di maggio grazie all'1-1 ottenuto tra le mura amiche con la Roma. Succede tutto nel secondo tempo: al gol di Eto'o risponde Borriello nel finale, ma l'Inter, grazie al parziale di 1-0 dell'andata (gol di Stankovic), ottiene il passaggio del turno.

Primo tempo che va a sprazzi: il ritmo non è alto, e le occasioni sono date perlopiù dai tiri da fuori di De Rossi e Maicon. Nella ripresa la Roma sembra più vispa, ma i deludenti Menez e Simplicio non riescono a dare concretezza. L'Inter allora punisce i giallorossi: al 58' cross di Kharja, rimpallo sulla difesa e Eto'o che di piattone destro trafigge Doni.

La Roma prova a reagire: Vucinic entra e riesce a dare una spinta importante alla fase offensiva giallorossa, che con Borriello colpisce un doppio palo clamoroso stile Ibrahimovic ieri a Palermo. Milito, subentrato al posto di Pazzini, si mangia un gol fatto, e allora ancora Borriello all'84', che non segnava da gennaio, a superare Julio Cesar con un bello stacco di testa su cross di Cassetti. Gli ultimi minuti sono carichi di nervosismo, con Burdisso scatenato contro la curva dell'Inter e contro Leonardo. Ma alla fine il fischio arriva e i nerazzurri volano in finale contro il Palermo.

NAPOLI-INTER 1-1
15' Eto'o (I), 45'+1 Zuñiga (N)
NAPOLI De Sanctis s.v.; Campagnaro s.v. Cannavaro s.v. Aronica s.v.; Maggio s.v. Gargano s.v. Pazienza s.v. Dossena s.v. (83' Vitale s.v.); Hamsik s.v. (78' Sosa s.v.), Zuñiga s.v. (70' Yebda s.v.); Lavezzi (a disp. Iezzo, Ruiz, Santacroce, Lucarelli). All. Mazzarri
INTER Julio Cesar s.v.; Maicon s.v. Ranocchia s.v. (77' Samuel s.v.) Materazzi s.v. Nagatomo s.v.; Zanetti s.v. Cambiasso s.v. (75' Mariga s.v.) Thiago Motta s.v.; Kharja s.v.; Milito s.v. Eto'o s.v. (60' Pazzini s.v.) (a disp. Castellazzi, Chivu, Samuel, Coutinho, Pandev). All. Leonardo.

Arbitro: De Marco di Genova
Ammonito: Zuñiga (N)

INTER-CATANIA 3-1
15' e 48' Pazzini (I), 63' Nagatomo (I), 66' Ledesma (C)

Inter (4-3-1-2): Castellazzi; Nagatomo, Ranocchia (70' Samuel), Lucio, Chivu; Zanetti, Stankovic (56' Materazzi), Thiago Motta; Kharja; Pazzini, Eto'o (46' Milito). All. Leonardo

Catania (4-5-1): Campagnolo; Alvarez, Potenza, Terlizzi, Marchese; Schelotto (65' Izco), Ledesma, Carboni (55' Ricchiuti), Gomez, Capuano (55' Lodi); Bergessio. All. Simeone

I nerazzurri smentiscono le voci circolate negli ultimi giorni secondo cui il brasiliano sarebbe tornato in patria in anticipo dopo un mezzo litigio con Leonardo. FOTO AP/LA PRESSE

Maicon verso l'addio? Addio all'Inter per le frizioni con Leonardo? Tutto falso. Il club nerazzurro non ha gradito le indiscrezioni sul futuro dell'esterno brasiliano e, per fare chiarezza e smentire ogni illazione, ha pubblicato un comunicato stampa sul proprio sito internet.

"F.C. Internazionale ribadisce che Maicon, non potendo giocare per squalifica la finale Tim Cup in programma domenica, ultima gara ufficiale della stagione 2010-'11 prima degli impegni delle nazionali, è in permesso per motivi di famiglia, come per altro ampiamente spiegato, anche da Leonardo nella conferenza stampa di sabato scorso alla vigilia di Inter-Catania - si legge sul sito del club nerazzurro -. In tal senso risultano davvero incomprensibili, oltre che prive di ogni fondamento, le speculazioni giornalistiche delle ultime ore".

Maicon non giocherà la finale di Coppa Italia, Inter-Palermo, perché squalificato ed è rientrato in anticipo in Brasile anche per assistere, come aveva spiegato Leonardo nella conferenza stampa prima della sfida con il Catania, alla nascita della figlia.

Sanno solo rubare. Moratti? Si commenta da solo, se non si vergogna lui..."

Mentre l'Inter si gode il successo in Coppa Italia, sulla sponda rosanera esplode la rabbia del Palermo. Nel finale incandescente della partita si è scatenata l'ira del presidente Zamparini che, dopo un battibecco con la signora Moratti, si è precipitato a vedere in tv gli episodi contestati: mentre scorrevano le immagini, Zamparini urlava "l'Inter è la Banda Bassotti, sanno solo rubare. Moratti? Si definisce da solo, se non si vergogna lui...".

Il presidente Moratti: "Piena soddisfazione per la scelta"

Gian Piero Gasperini è il nuovo allenatore dell'Inter. Il club nerazzurro ha sciolto le riserve sul nome del nuovo tecnico e ha annunciato l'ingaggio dell'ex allenatore del Genoa, che prende il posto di Leonardo. Il presidente Massimo Moratti, come si legge in una nota diramata dall'Inter, conferma "la piena soddisfazione per la scelta" e augura a Gasperini "i successi che hanno portato l'Inter al titolo di campione del mondo".

"L'annuncio ufficiale - precisa l'Inter - arriverà una volta completate le ultime formalità burocratiche e, in quell'occasione, sarà comunicata anche la data della presentazione alla stampa. Gasperini, 53 anni, firmerà un contratto biennale, lavorerà con lo staff nerazzurro già in organigramma e con due nuovi collaboratori, l'assistente Bruno Caneo e il preparatore atletico Luca Trucchi".

Gasperini torna su una panchina a distanza di sette mesi dall'ultima volta: lo scorso novembre era stato esonerato dal Genoa. Negli ultimi giorni erano stati accostati ai nerazzurri i nomi di svariati allenatori, ma le loro candidature sono cadute una dopo l'altra: prima Bielsa, che avrebbe rinunciato per motivi personali, quindi Villas Boas, troppo caro per le casse nerazzurre e poi accasatosi al Chelsea, poi Capello e Hiddink, legati dai contratti con Inghilterra e Turchia. L'ultima candidatura a cadere in ordine di tempo è stata quella di Sinisa Mihajlovic, che ieri ha annunciato in conferenza stampa la sua intenzione di restare alla Fiorentina. Il via libera definitivo per Gasperini, che da oggi diventa il 15esimo allenatore dell'era Moratti.

Il procuratore federale: "I fatti sono prescritti ma alla prescrizione si può rinunciare"

Stefano Palazzi L'Inter commise illecito sportivo. Lo scrive il procuratore federale della Figc, Stefano Palazzi, nelle 72 pagine della relazione con le motivazioni sulla decisione riguardante l'esposto presentato dalla Juventus per la revoca dello scudetto 2005-2006. L'Inter, dunque, avrebbe violato gli articoli 1 e 6 del vecchio Codice di giustizia sportiva.

La Procura federale ritiene che le condotte messe in atto dai vertici del club nerazzurro, come documentato dalle intercettazioni evidenziate durante il processo penale di Napoli, fossero "tali da assicurare un vantaggio in classifica in favore della società Internazionale F.c., mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di alterità, terzietà, imparzialità ed indipendenza, che devono necessariamente connotare la funzione arbitrale".

"I fatti sono prescritti, ma alla prescrizione si può rinunciare" ribadisce il procuratore federale, che per quanto riguarda la revoca dello scudetto ai nerazzurri passa la palla alla federazione: spetterà al Consiglio federale prendere una decisione sul titolo 2006.

Il difensore dell'Inter è galvanizzato dal nuovo corso nerazzurro e anche dalle possibilità che si aprono con la difesa a tre: "Bisogna stare tutti più attenti, ma al tempo stesso ci sono più possibilità per poter giocare".
"C'è stato un gran parlare di allenatori prima che lui arrivasse ma io penso che la società fosse pronta per fare le scelte che ha fatto e che abbia trovato nel mister la persona giusta per guidarci e per conquistare tanti altri obiettivi". Lo ha detto a proposito del nuovo allenatore dell'Inter Gian Piero Gasperini il difensore nerazzurro Ivan Ramiro Cordoba ai microfoni di Inter Channel.

"Adesso ci vuole tanta disponibilità da parte nostra - ha poi proseguito Cordoba - ma non sarà un problema, perché noi sappiamo qual e' la mentalità di questa squadra. Cercheremo solo di trovare subito il modo di giocare che vuole il mister. La difesa a tre? Fa parte del calcio che Gasperini ha sempre fatto: vuole cominciare a metterci in testa anche questa parte tattica, ma, come ha detto lui, noi ci possiamo adattare a tutto. Con la difesa a tre c'è un po' più di partecipazione nel gioco dei centrali e devi essere molto concentrato nei movimenti. E poi magari ci saranno più possibilità per tutti di giocare".

Cordoba sta lavorando per recuperare la migliore condizione dopo l'intervento chirurgico in artroscopia del 15 aprile scorso al ginocchio sinistro. "Eravamo arrivati - racconta Cordoba - a una situazione in cui il dolore era così intenso che non si poteva più aspettare e il periodo delle vacanze era quello giusto per recuperare. Adesso sono in condizione di cominciare, con un rientro prima della prima partita di campionato. L'obiettivo è la prima di campionato, poi se riuscissi ad anticipare, sarebbe un bell'inizio".

Il difensore ha parlato poi della sua Inter come di una squadra "motivata, con i giovani che ci danno una mano. Noi siamo consapevoli delle nostre forze e daremo fastidio agli avversari. Abbiamo grandi giocatori e grande è la società che ci sta dietro".

Lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, il portiere si sottoporrà presto ad intervento

Tegola per l'Inter e per Emiliano Viviano. Gli esami effettuati dallo staff medico nerazzurro, in seguito all'infortunio occorso al portiere durante l'allenamento pomeridiano, hanno accertato la lesione completa del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Lo comunica il sito ufficiale del club milanese.

Gli esami sono stati svolti nella clinica ortopedica diretta dal professor Francesco Benazzo, presso la Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia. Nei prossimi giorni sarà programmato il necessario intervento chirurgico. Per Viviano, che era tornato all'Inter alle buste dopo un errore di compilazione da parte di un dirigente del Bologna nell'ultima sessione di comproprietà, si profila un lunghissimo stop. Tornerà in campo nel 2012.

I nerazzurri battuti 3-0 a Dublino: a segno anche Balotelli

Bene la prima, male la seconda. Dopo avere battuto 2-0 il Celtic nella gara d'apertura della Dublin Super Cup, l'Inter perde 3-0 la finale contro il Manchester City. La squadra di Roberto Mancini gioca un ottimo primo tempo e trova il gol nel recupero con Balotelli, bravissimo a staccare di testa su corner da sinistra di Kolarov. Nella ripresa passano 33 secondi e gli inglesi trovano il raddoppio con un diagonale di Dzeko, servito da una magia di Silva. La terza rete arriva al 93': spunto di Wright Phillips che se ne va sulla sinistra, conquista il fondo e serve il liberissimo Johnson che non ha problemi a segnare il gol del 3-0.

Rispetto alla prima gara contro il Celtic, l'Inter di Gasperini è apparsa decisamente meno in palla. Piuttosto netto il predominio territoriale del City, che ha creato diversi pericoli dalle parti di Julio Cesar (strepitoso un intervento del portiere brasiliano su un sinistro di Balotelli). Al Manchester City sono stati annullati anche due gol, entrambi per fuorigioco, firmati da Balotelli e Dzeko.

Inter pericolosa nella ripresa con una deviazione di Caldirola (grande parata di Hart), un destro di Sneijder fuori di pochissimo e un colpo di testa di Pazzini. Decisamente in ombra Alvarez, mentre anche la linea difensiva composta da Ranocchia, Chivu e Caldirola, ha mostrato qualche indecisione di troppo. Per i nerazzurri si tratta del primo ko nei test estivi. Sabato prossimo il primo impegno ufficiale: la finale di Supercoppa italiana a Pechino contro il Milan.

Le notizie provenienti dalla Russia non trovano conferma: manca ancora il fax dell'offerta ufficiale dell'Anzhi, ed è difficile che si arrivi a quella cifra

Le notizie che arrivano dalla Russia non trovano conferma. Si parla di una proposta di 40 milioni di euro all'Inter per Samuel Eto'o, ma non esiste ancora traccia di un'iniziativa del genere. I due club stanno trattando e sono in continuo contatto, ma l'orientamento di massima dell'Anzhi - come vi abbiamo detto in questi giorni - è quello di non andare oltre il tetto dei 30 milioni di euro. Può darsi che ci sarà un rilancio, ma al momento l'Inter non ha ricevuto una proposta da 40 milioni dalla Russia.

Il tempo regolamentare si è chiuso con il punteggio di 1-1

Il primo match del Trofeo Tim vede di fronte Inter e Juventus: ne esce una partita vera, giocata con grande agonismo soprattutto nei primi venticinque minuti. Fra i bianconeri spicca la prestazione di Andrea Pirlo, autentico regista e ispiratore della manovra bianconera, mentre per i milanesi si conferma Obi, piacevole sorpresa di questo scorcio di precampionato.

L'incontro, al San Nicola di Bari, parte subito a cento all'ora: i bianconeri sembrano più sciolti, cercando di affondare sulla destra con Krasic. Al 9' ecco il vantaggio della "Vecchia Signora": dopo un'azione confusa a centrocampo la sfera arriva a Pirlo, abile a verticalizzare splendidamente per Mirko Vucinic. Il montenegrino, a tu per tu con Castellazzi, non sbaglia, siglando il gol dell'1-0.

L'Inter accusa il colpo, soffrendo la velocità degli avanti in maglia rosa. Ma è il 16' quando il punteggio ritorna in parità: Ranocchia svetta su calcio d'angolo bruciando il diretto marcatore Bonucci. Prende coraggio l'Inter: al 25' gran botta da fuori di Stankovic, con Storari chiamato a distendersi sulla sua destra, deviando in corner. Negli ultimi venti minuti è la Juventus a prendere in mano le redini del gioco, senza però impensierire ulteriormente Castellazzi.

Con il punteggio di 1-1 si va quindi ai calci di rigore: decisivo l'errore di Barzagli, che centra in pieno la traversa. Finisce dunque 7-6 per l'Inter.

Di seguito il tabellino dell'incontro:

Inter-Juventus: 1-1
INTER (3-4-1-2): Castellazzi; Ranocchia, Samuel, Chivu (10' Zanetti); Jonathan, T. Motta, Stankovic, Obi; Sneijder; Pandev, Pazzini
JUVENTUS (4-2-4): Storari; Lichtsteiner, Bonucci, Barzagli, De Ceglie; Pirlo, Marchisio; Krasic, Del Piero, Vucinic, Pasquato
ARBITRO: Damato
MARCATORI: 9' Vucinic (J), 16' Ranocchia (I)
AMMONITI: Del Piero (J), Samuel (I)