Fumogeni e petardi: Italia-Serbia non si gioca
Follia e violenza dei teppisti serbi a Genova, la partita di Marassi dura solamente sei minuti
Doveva essere una serata di calcio, è stata una notte assurda. Italia-Serbia è durata appena sei minuti, per la follia dei tifosi (forse meglio chiamarli teppisti) serbi. Un continuo lancio di fumogeni e petardi ha costretto l'arbitro prima a rinviare l'inizio del match di oltre mezz'ora, poi a sospenderlo nuovamente e definitivamente dopo le prime battute. Già dal pomeriggio era iniziata l'ondata di violenza da parte dei serbi, che hanno violentemente contestato la propria nazionale per la sconfitta contro l'Estonia. Addirittura, è stato lanciato un fumogeno all'interno del pullman della squadra, che ha colpito il portiere Stojkovic, costretto ad accertamenti in ospedale.
Poi la tensione si è spostata sulle strade di Genova. Ci sono stati scontri tra tifosi serbi e forze dell'ordine, lanci di bottiglie e scritte sui muri di palazzo Ducale. La situazione è degenerata intorno alle 19 alla partenza dei due cortei spontanei che stanno bloccando la città. Il primo partito da piazza De Ferrari, il secondo da piazza Fontane Marose. I tifosi serbi hanno anche lanciato oggetti e petardi all'indirizzo di passanti e negozianti.
La situazione sembrava tornata tranquilla, ma già prima dell'ingresso delle squadre in campo, la tensione è tornata a salire. Un facinoroso serbo, con passamontagna a coprire il volto, tagliava le reti di protezione, mentre altri lanciavano fumogeni verso i tifosi italiani e in campo. I giocatori, entrati in campo per gli inni nazionali, sono costretti a rientrare negli spogliatoi, mentre la Polizia, in assetto antisommossa, si mette sotto il settore dei sostenitori serbi.
Dopo oltre mezz'ora, con la situazione un po' più calma, Italia e Serbia rientrano in campo ed iniziano la partita. Si giocano sei minuti, il tempo di un fallaccio di Rajkovic su Mauri e di un rigore richiesto da Pazzini, poi tornano i fumogeni, uno dei quali va vicinissimo a Viviano. L'arbitro, a questo punto, sospende nuovamente il match e, dopo un'altra mezz'ora, arriva la decisione definitiva: la gara non si gioca più. L'Italia probabilmente vincerà 3-0 a tavolino, ma è una pesante sconfitta per tutto il mondo del calcio.