Gran Premio di Abu Dhabi - Vettel out, Hamilton vince su Alonso
Il campione iridato esce al primo giro: Button chiude al terzo posto e tiene il secondo in classifica generale con dieci punti di vantaggio sullo spagnolo della Ferrari. Mark Webber è quarto, quinto Felipe Massa. Mercedes tra sesto e settimo posto con Rosberg e Schumacher
Sebastian Vettel è umano. Ma per capirlo è servito il penultimo GP stagionale, quello di Abu Dhabi. Al quale il campione iridato della Red Bull si presentava non soltanto con il record di pole position eguagliato, ma anche con il titolo in cassaforte ormai da tempo. Il tedesco questa volta ha steccato, con un errore dopo due curve che gli è costato il ritiro. A vincere è un ottimo Lewis Hamiton, che ha chiuso davanti a un Fernando Alonso che ci ha provato sino all’ultimo. Terzo posto per Jenson Button, quarto Mark Webber e quinto Felipe Massa.
VETTEL SUBITO FUORI – Parte bene, benissimo il pilota della Red Bull. Ma l’errore è dietro l’angolo, alla seconda curva. Con le gomme ancora non in pressione, Vettel sbatte troppo violentemente contro il cordolo e fora. La sosta ai box non serve a nulla, il campione iridato getta la spugna dopo nemmeno un giro e lascia il palcoscenico ai rivali di sempre. Per lui si tratta del primo ritiro stagionale, fatto che non si verificava dal GP di Corea del 2010. Non mollava al primo giro addirittura da tre anni e veniva da 19 gare sempre a punti. Ma, evidentemente, anche lui è un essere umano.
GRAN DUELLO HAMILTON-ALONSO – Ad approfittarne per primo è l’inglese, che scatta davanti a tutti e prova a fare il vuoto. Se non ci riesce è soltanto per merito di un Alonso che inizia una gara di pura tenacia e sofferenza. Il fiato sul collo dello spagnolo non permette a Hamilton di andare al di sopra dei cinque secondi di vantaggio e nemmeno la prima sosta ai box, operata al 15esimo giro, cambia gli equilibri. Perché la Ferrari, come sempre, fatica a mandare in temperatura le morbide. Ma nel giro di quattro-cinque giri torna a dare battaglia su ritmi vorticosi. Hamilton e Alonso continuano ad alternarsi con il miglior giro, facendo il vuoto. La svolta arriva a quindici tornate dal termine. Hamilton rallenta, Alonso si porta dietro di tre secondi e lascia andare ai box il pilota McLaren. Che mette le intermedie e fatica a tenere il passo dello spagnolo. Il vantaggio di Alonso sfiora i 20’’, ma non va oltre. E, così, a dici giri dal termine arriva l’ultima sosta del ferrarista. Che rientra con le medie dietro a Hamilton e perde ogni possibilità di vittoria. Il trionfo è tutto di Hamilton, che conquista il diciassettesimo GP in carriera davanti a un Alonso comunque soddisfatto dal primo podio ad Abu Dhabi.
BUTTON VINCE TRA GLI ALTRI – La bagarre non manca, anche se i sorpassi sono soprattutto nelle retrovie. Alla fine la spunta il pilota della McLaren, che arriva terzo e tiene il secondo posto in classifica generale con dieci punti di vantaggio su Alonso, 22 su Webber e 28 su Hamilton (fuori dai giochi per la piazza d’onore in classifica piloti). Button non è brillante per colpa di problemi al kers, mentre a movimentare il tutto è l’insolita strategia della Red Bull, che al secondo pit stop di Webber monta ancora le soft all’australiano. La seconda guida rimonta a suon di tempi record (il migliore sarà proprio uno dei suoi: 1’42’’612) e si issa al terzo posto, ma non riesce a staccare Button. Arriva così il terzo stop nell’ultimo giro, ma Webber rientra dietro all’inglese. Quanto meno, è davanti a Massa. Il ferrarista, infatti, resta piuttosto in ombra e a quattro tornate dal termine va anche in testacoda, compromettendo definitivamente ogni possibilità di arrivare in quarta piazza. Se non altro, Nico Rosberg chiude dietro di lui (ma davanti a Michael Schumacher, per la prima volta a punti in una gara in oscurità).