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F1 2011

Ultimo Aggiornamento: 27/11/2011 22:51
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Gran Premio di Abu Dhabi - Vettel out, Hamilton vince su Alonso
Il campione iridato esce al primo giro: Button chiude al terzo posto e tiene il secondo in classifica generale con dieci punti di vantaggio sullo spagnolo della Ferrari. Mark Webber è quarto, quinto Felipe Massa. Mercedes tra sesto e settimo posto con Rosberg e Schumacher
Sebastian Vettel è umano. Ma per capirlo è servito il penultimo GP stagionale, quello di Abu Dhabi. Al quale il campione iridato della Red Bull si presentava non soltanto con il record di pole position eguagliato, ma anche con il titolo in cassaforte ormai da tempo. Il tedesco questa volta ha steccato, con un errore dopo due curve che gli è costato il ritiro. A vincere è un ottimo Lewis Hamiton, che ha chiuso davanti a un Fernando Alonso che ci ha provato sino all’ultimo. Terzo posto per Jenson Button, quarto Mark Webber e quinto Felipe Massa.

VETTEL SUBITO FUORI – Parte bene, benissimo il pilota della Red Bull. Ma l’errore è dietro l’angolo, alla seconda curva. Con le gomme ancora non in pressione, Vettel sbatte troppo violentemente contro il cordolo e fora. La sosta ai box non serve a nulla, il campione iridato getta la spugna dopo nemmeno un giro e lascia il palcoscenico ai rivali di sempre. Per lui si tratta del primo ritiro stagionale, fatto che non si verificava dal GP di Corea del 2010. Non mollava al primo giro addirittura da tre anni e veniva da 19 gare sempre a punti. Ma, evidentemente, anche lui è un essere umano.


GRAN DUELLO HAMILTON-ALONSO – Ad approfittarne per primo è l’inglese, che scatta davanti a tutti e prova a fare il vuoto. Se non ci riesce è soltanto per merito di un Alonso che inizia una gara di pura tenacia e sofferenza. Il fiato sul collo dello spagnolo non permette a Hamilton di andare al di sopra dei cinque secondi di vantaggio e nemmeno la prima sosta ai box, operata al 15esimo giro, cambia gli equilibri. Perché la Ferrari, come sempre, fatica a mandare in temperatura le morbide. Ma nel giro di quattro-cinque giri torna a dare battaglia su ritmi vorticosi. Hamilton e Alonso continuano ad alternarsi con il miglior giro, facendo il vuoto. La svolta arriva a quindici tornate dal termine. Hamilton rallenta, Alonso si porta dietro di tre secondi e lascia andare ai box il pilota McLaren. Che mette le intermedie e fatica a tenere il passo dello spagnolo. Il vantaggio di Alonso sfiora i 20’’, ma non va oltre. E, così, a dici giri dal termine arriva l’ultima sosta del ferrarista. Che rientra con le medie dietro a Hamilton e perde ogni possibilità di vittoria. Il trionfo è tutto di Hamilton, che conquista il diciassettesimo GP in carriera davanti a un Alonso comunque soddisfatto dal primo podio ad Abu Dhabi.


BUTTON VINCE TRA GLI ALTRI – La bagarre non manca, anche se i sorpassi sono soprattutto nelle retrovie. Alla fine la spunta il pilota della McLaren, che arriva terzo e tiene il secondo posto in classifica generale con dieci punti di vantaggio su Alonso, 22 su Webber e 28 su Hamilton (fuori dai giochi per la piazza d’onore in classifica piloti). Button non è brillante per colpa di problemi al kers, mentre a movimentare il tutto è l’insolita strategia della Red Bull, che al secondo pit stop di Webber monta ancora le soft all’australiano. La seconda guida rimonta a suon di tempi record (il migliore sarà proprio uno dei suoi: 1’42’’612) e si issa al terzo posto, ma non riesce a staccare Button. Arriva così il terzo stop nell’ultimo giro, ma Webber rientra dietro all’inglese. Quanto meno, è davanti a Massa. Il ferrarista, infatti, resta piuttosto in ombra e a quattro tornate dal termine va anche in testacoda, compromettendo definitivamente ogni possibilità di arrivare in quarta piazza. Se non altro, Nico Rosberg chiude dietro di lui (ma davanti a Michael Schumacher, per la prima volta a punti in una gara in oscurità).


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Gran Premio del Brasile - Incredibile Vettel, Alonso quinto:
Devastante prova di Sebastian Vettel che conquista la 15a pole position stagionale davanti al compagno di squadra Webber e Jenson Button. Quinto posto per Alonso, settimo Massa

...E sono 15! Neanche il Brasile e l'atmosfera ormai di "festa" frenano il campione del mondo Sebastian Vettel, primo a scendere in pista e ultimo a spingere come un dannato alla ricerca del tempo record. Incredibile il carattere del tedesco della Red Bull che a Interlagos strappa la 15esima pole position stagionale superando il record di Mansell. Il tempo poi non ha eguali: 1:11.918, unico pilota a scendere sotto il muro dell'1:12. L'ennesima lezione di un Red Bull che non sembra proprio avere limiti. Al fianco di Vettel si accomoda infatti il compagno di squadra Webber a conferma di uno strapotere assoluto.

E gli altri stanno a guardare. Con la Red Bull in prima fila lo spettacolo si sposta quindi nelle altre posizioni con le McLaren ancora una volta superiori alla Ferrari. A questo punto servirà una vera e propria impresa a Fernando Alonso, ancora quinto, per strappare il secondo posto in classifica generale. Delude, e non è una novità, Felipe Massa, a rischio in Q1 e settimo al termine dello sprint pole. Chi stupisce in positivo è invece Nico Rosberg, sempre tra i primi fino all'ultimo giro veloce dei big con la sua Mercedes che scivola al sesto posto.

Q1, IL PIU' VELOCE E' BUTTON - Per la cronaca del pomeriggio brasiliano, Jenson Button è stato il più veloce nella Q1. Con il tempo di 1'13"281 l'inglese ha preceduto il compagno di squadra Lewis Hamilton. Nono tempo per Fernando Alonso e 13° per Felipe Massa. Eliminati: Pastor Maldonado (Williams), Heikki Kovalainen e Jarno Trulli (Lotus), Tonio Liuzzi e Daniel Ricciardo (Hrt) e Jerome D'Ambrosio e Timo Glock (Virgin).

Q2, ENTRA IN SCENA VETTEL - Subito Red Bull nella seconda sessione di qualifica. Sebastian Vettel è stato infatti il più veloce con il tempo di 1'12"446, il campione del mondo della Red Bull ha preceduto la Mercedes di Nico Rosberg. Sesto tempo per Fernando Alonso e ottavo per Felipe Massa. Eliminati: Paul Di Resta (Force India), Rubens Barrichello (Williams), Jaime Alguersuari e Sebastien Buemi (Toro Rosso), Valery Petrov (Lotus Renault), Kamui Kobayashi e Sergio Perez (Sauber).



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Gran Premio del Brasile - Vince Webber, finale amaro per la Ferrari
Finale amaro per la Ferrari con Alonso che scivola giù dal podio brasiliano e mondiale. Doppietta Red Bull con Webber e Vettel secondo. Terzo un straordinario Button

La fotografia di un mondiale da dimenticare. E parliamo, naturalmente di Ferrari. In Brasile finisce, diciamolo chiaramente, come doveva finire. Giù dal podio di San Paolo e giù dal podio mondiale. Un vero e proprio disastro per gli uomini di Maranello, incapaci per una intera stagione di colmare il gap con le irraggiungibili Red Bull e con la McLaren. A questo punto con Alonso, un pilota al quale si può rinfacciare ben poco, fuori dai giochi e il record negativo di Massa, un pilota Ferrari a non salire mai sul podio in una stagione, una riflessione è d'obbligo. Fa bene Domenicali a fine gara a dichiararsi dispiaciuto e ad ammettere il risultato non proprio esaltante della Rossa. I numeri parlano chiaro ma a volte le parole dei protagonisti riescono a dare il giusto peso alle cose. E questo 2011 Ferrari è un macigno forse ancor più duro da accettare della batosta di Abu Dhabi del 2010. Questo secondo anno di Alonso doveva avere ben altro esito e ben altro andamento. Tutto da rifare in casa Ferrari. A Maranello promettono di lavorare sodo sul progetto 2012 e non possiamo non crederci ma questa volta attenderemo solo i risultati su pista. I proclami cercheremo di prenderli in giusta misura.

Fatta questa piccola quanto amara analisi della Rossa, passiamo alla gara. Bella nonostante la posta in gioco non certo di gran prestigio. In Brasile ci si giocava il secondo posto mondiale e ad avere la meglio è stato Jenson Button, un pilota che in questo 2011 ha dimostrato al mondo intero (e non posso non fare mea culpa) il proprio valore. In pochi credevano a questo inglese, accusato più volte di aver vinto in modo decisamente fortunoso. Ma i campioni sono fatti così: stupiscono e fanno cambiare idea alle persone. Io sono una di quelle persone. La McLaren porta quindi a casa un successo che vale quanto il titolo se pensiamo allo strapotere e alla superiorità della Red Bull. Red Bull che oggi per spingere Webber sul gradino alto del podio si "inventa" un problema al cambio risolto in modo misterioso quanto sorprendente senza neanche un mezzo intervento meccanico ai box. L'australiano porta a casa la prima vittoria stagionale chiudendo il mondiale al terzo posto, alle spalle di Button. Quarto, lo abbiamo detto e ripetiamo, il ferrarista Fernando Alonso, autore anche oggi di una gara perfetta. Non si può chiedere di più all'asturiano. Anzi.

È stata una bella gara, fin dalla partenza con i ferraristi che guadagnano una posizione allo start e Vettel che scappa subito via prima di essere bloccato dal misterioso problema al cambio. Proprio a causa di questo problema Webber riesce a passare portandosi al comando. Dietro sono Schumacher e Senna a regalare emozioni con un contatto che costringe il Kaiser a una sosta ai box causa foratura. Un problema che compromette in modo definitivo la gara brasiliana del campione Mercedes. Da segnalare il sorpasso stupendo di Alonso ai danni di Button, unica gioia del fine settimana brasiliano.

Per una volta le Pirelli non sembrano stravolgere la gara (tranne per la Ferrari). Si corre su soft con il solo Button ad anticipare le Medium. I pit stop infatti non decidono quasi nulla nelle posizioni in pista. A decidere qualcosa è invece il ritiro di Lewis Hamilton, tradito da problemi al cambio. L'inglese parcheggia la sua McLaren a bordo pista chiudendo la sua stagione nel peggiore dei modi e alle spalle del collega Button. Massa colleziona sorpassi (non certo fatti) per l'intera gara chiudendo il suo centesimo Gran Premio in quinta posizione. Dicevamo della Ferrari, ancora una volta vittima delle medie con Alonso che a dieci giri dal termine si vede costretto a cedere il gradino basso del podio a Button. Incredibile la superiorità McLaren al momento del sorpasso con lo spagnolo bravissimo a difendersi alla S di Senna e sverniciato alla curva dopo in modo quasi imbarazzante (e non certo per colpa sua).

Ancora una gara da ricordare per le due Force India. Sutil chiude in sesta posizione, alle spalle di Massa e davanti a un Rosberg dal quale ci si aspettava qualcosina in più. Di Resta subito dietro il tedesco della Mercedes mentre le due Toro Rosso chiudono fuori dalla top ten.

Si chiude in Brasile una stagione dominata in lungo e in largo dalla Red Bull. Un mondiale comunque bello con ben cinque campioni del mondo in pista. Comincia ufficialmente, da domani, la corsa ai miglioramenti in vista del 2012. Si ricomincerà a Jerez a febbraio con i primi test, un inverno che soprattutto a Maranello sarà di duro lavoro. E chiudiamo proprio con le parole di Alonso a fine gara: "Cosa manca alla Ferrari? Una monoposto sei, sette decimi più veloce". Questa la speranza dei ferraristi, per gli appassionati in generale di assistere a un mondiale più equilibrato. Complimenti alla meravigliosa Red Bull di Newey e appuntamento al prossimo 2012...



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